Santa Europa Defensora

La vita di un centometrista e quella di un migrante. La vita di un agonista, del mondo occidentale e della sua schizofrenia, e la vita di un migrante, di un mondo sommerso e della sua corsa verso la meta: un’esistenza diversa in Europa.

Ciò che colpisce è la somiglianza di queste due vite, nonostante la loro distanza geografica e umana: così come per l’agonismo sportivo, anche la lotta alla sopravvivenza dei migranti, all’inizio di questo XXI secolo, è fatta di ascesi, abnegazione e solitudine. Entrambe richiamano la sopraffazione e la ferocia insite nel mondo naturale.

I due personaggi, nella finzione teatrale, si fondono per un attimo a Melilla, enclave spagnola in territorio marocchino, dove la civilissima Europa si è trincerata dietro venti chilometri di mura e filo spinato per contenere la pressione dei migranti, disposti a tutto pur di saltare quella barriera.

Qui, il convergere di questi due mondi svela tutta la finzione della modernità. Le cicatrici che apre sono antiche come la Storia; le violenze che produce non hanno età, attraversano il tempo immutate come malattie endemiche e incurabili.

Santa Europa Defensora è uno spettacolo che racconta l’assurda permanenza di queste violenze, che fa uso degli stereotipi mediatici nati in questi ultimi anni per rovesciarli e per mostrare quanto ancora le nostre idee si nutrano di mitologia. Tenendo sempre a mente il monito di Karl Kraus: «la civiltà finisce quando i barbari se ne fuggono via».


monologo di Iacopo Gardelli
con Lorenzo Carpinelli
regìa e luci di Lorenzo Carpinelli e Iacopo Gardelli
illustrazioni di Michele Papetti
grafiche Nicola Varesco
arrangiamenti musicali Andrea Querzani
si ringraziano Enrico Isola e Alessandro Bonoli
in collaborazione con Ravenna Teatro e Gruppo dello Zuccherificio

La prima assoluta è andata in scena il 13 settembre 2016 a Vulkano, San Bartolo, Ravenna. Lo spettacolo ha fatto parte del cartellone di Terzo Tempo, eventi per Ravenna Città Europea dello Sport 2016, ed è stato ospitato all’interno de “Il grido della farfalla”, Festival dell’informazione libera a cura del Gruppo dello Zuccherificio.

Foto di Giovanni Barbato

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