Nastagio. Racconto notturno

Introduzione

Nascosta nel cuore di quell’inarrivabile inno alla gioia che è il Decameron, scritto da Boccaccio quasi come antidoto spirituale al morbo che stava piagando l’Europa, la novella di Nastagio si offre misteriosa agli occhi del lettore, come la variazione improvvisa di una sinfonia.

Nel folto della pineta di Classe, un amante offeso assiste alla terribile fine di una donna, sbranata a morte dai mastini di un cavaliere errante. L’orrore si ripete ogni giorno sempre uguale, sempre alla stessa ora, con l’inesorabile meccanicità di un carillon infernale. Con la novella di Nastagio degli Onesti, Boccaccio dona al mondo un racconto gotico ante litteram, che non avrebbe stonato nelle raccolte di Edgar Allan Poe; selve oscure, spettri, cacce infernali, allucinazioni collettive: questi i tratti di un racconto dell’orrore che il brusco happy ending boccaccesco non riesce a stemperare in una risata.

Nastagio. Racconto notturno vuole essere un omaggio a questo capolavoro della letteratura italiana. Attraverso un monologo minimo vogliamo riscoprire il piacere del racconto intimo, da pochi a pochi, quel brivido infantile (eppure così catartico) che si prova ascoltando una storia al buio, in religioso silenzio, col fiato sospeso.


di Iacopo Gardelli
con Lorenzo Carpinelli e Flaminia Pasquini Ferretti
effetti sonori Giacomo Bertoni
illustrazioni e grafiche Nicola Varesco

La prima assoluta è andata in scena il 26 settembre 2020 nella Pineta di Classe. Lo spettacolo site-specific ha fatto parte della rassegna “ItineRA” di Trail Romagna.

Foto di Fabrizio Zani